Oggi vogliamo presentarvi Sonia Peronaci, la fondatrice di Giallo Zafferano, ora volto e promotrice del sito che porta il suo nome soniaperonaci.it e della sua redazione Sonia Factory, meglio nota come la guru della cucina a cui ci rivolgiamo quando siamo in difficoltà anche per preparare un uovo al tegamino! Ahh quante serate ci ha salvato questa super donna!
Determinata e capace, Sonia oltre ad essere un’ottima cuoca, ha da sempre un ottimo intuito per gli affari.
Imprenditrice di successo, ha portato per la prima volta in Italia, le ricette sul web.
Parlare con lei è stato davvero di ispirazione e speriamo di trasmettervi attraverso questa intervista lo stesso senso di positività ed ottimismo che lei ha trasmesso a noi!
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Come ci si sente ad essere la fondatrice di una realtà come Giallo Zafferano?
Giallo Zafferano è diventato uno dei siti più famosi e seguiti di Italia, sicuramente c’è da esserne orgogliosi. E’ stata un’esperienza molto bella e anche un po’ inaspettata. Nel 2006 quando ho fondato Giallo Zafferano pensavo che potesse avere un minimo di successo ma non mi aspettavo così tanto… Direi che è stata una passione trasformatasi in qualcosa di molto importante.
In una scala di valori da 1 a 10 quanto sei soddisfatta del tuo lavoro?
La soddisfazione personale di poter fare un lavoro che ti piace è impagabile.
Quando fai un lavoro che ti piace e che ti rende felice, la soddisfazione è davvero alta.
Come concili lavoro, famiglia, passioni, tempo libero….?
Concilio passione, lavoro e famiglia…anche se di tempo libero ne ho poco! Quando hai un’attività tua, sei la padrona del tuo tempo però alla fine volendo dare il 100% in tutto quello che fai, ti porti il lavoro anche a casa. Io ho avuto la fortuna di avere delle figlie che quando ho iniziato l’attività erano già grandi, quindi per me da questo punto di vista è stato più semplice…
Quale è la tua formula del successo?
Non credo che esista una formula assoluta del successo. Sicuramente fare qualcosa che ti appassiona e far si che diventi il tuo lavoro, dedicandoci molto tempo, è una prerogativa importante. Io cerco sempre di migliorare, di aggiornarmi, di essere perseverante nell’ottenere quello che voglio. Non mollo mai, cerco di stare sempre sul pezzo e questo ovviamente ha riflessi importanti in termini di tempo che il lavoro mi assorbe.
Che virtù hai sviluppato grazie agli ostacoli superati per arrivare fino a qui?
Una cosa che ho imparato è che niente è semplice. Ci sono tantissimi ostacoli e ci sono anche tanti periodi in cui le cose non vanno come devono andare (lo abbiamo visto ultimamente con il Covid-19). Però non bisogna demoralizzarsi! Anzi bisogna sfruttare l’ostacolo per aggirarlo con soluzioni alternative.
Chi è stato il tuo più grande supporter durante questo percorso?
Sicuramente Francesco, il mio compagno.
Siamo supporter uno dell’altro, quando uno è giù di morale l’altro tira e viceversa!
Devo dire che lavorare insieme è come giocare a cane e gatto… Spesso ci scontriamo ma poi quando ci sono i momenti difficili, li affrontiamo in squadra e ci diamo reciproco sostegno, questa cosa è molto importante.
Una donna che ti ha ispirato… esiste?
Lavorativamente parlando sicuramente Marta Stewart perché è stata una delle prime donne che ha avuto grande successo in cucina in un Paese come l’America dove non cucina nessuno. Io mi sono ispirata molto a lei anche prima di creare Giallo Zafferano.Guardavo tutto quello che lei aveva fatto in un Paese in cui il web viaggiava ad una velocità più sostenuta che in Italia e ho preso spunto!
Se ti dovessero chiedere quali differenze ci sono tra una donna imprenditrice e un uomo imprenditore, cosa risponderesti?
La donna imprenditrice è più poliedrica rispetto all’uomo.
Se la cava meglio e ha una capacità gestionale migliore perché la sua mentalità è diversa.
Quando si dice che la donna è multitasking è vero! Siamo comunque ancora in una società dove (purtroppo) l’uomo prevale e quindi la donna viene calcolata meno. Questo è un dato di fatto. Devo dire che però sempre di più le donne stanno aprendo aziende e soprattutto si stanno unendo tra di loro proprio per contrastare questo sistema. La condizione della donna mai più di oggi, rappresenta un tema caldo.
Si parla di violenza sulle donne ma anche di rivalsa, di conquiste…
Si è iniziato a parlare di difesa della posizione della donna e questo è importante, anche se poi tra il dire e il fare c’è di mezzo un mare!
Stiamo andando avanti su questo tema, quando ero piccola io non c’era né interesse né attenzione per la posizione delle donne.
Due nomi: Leo e Luna. Quanto contano per te?
Sono come dei figli per me. Uno ha quasi 15 anni e l’altra quasi 13, è come avere due vecchietti (sempre adolescenti) in casa!
Non mi riesco ad immaginare una vita senza di loro…
Il tuo primo incontro con loro in una parola
Sono molto diversi… Luna è tremenda e Leo è un tontolone! (ndr ride).
Nel primo incontro con Leo, è stato lui che si è innamorato di me e Francesco.
Si andò a prendere insieme e quando ci vide iniziò a scodinzolarci, fu amore a prima vista.
Invece, quando siamo andati a prendere Luna, ricordo che ci corse incontro… si fiondò addosso a noi! Potevamo non sceglierla?!
Ci scelse lei.
Come passate il vostro tempo libero insieme? Mi hai detto prima che non ne hai molto… ma quello che hai come lo passi?
Siamo sempre con Leo e Luna. Francesco tutte le mattine li porta a fare una girata e lo stesso alla sera, prima di dormire.
La sera stiamo sempre insieme, sul divano, durante il momento della pappa e anche a dormire!
Quale è la cosa più importante che ti hanno insegnato i tuoi cani?
Mi hanno insegnato che qualsiasi cosa accada loro ci sono sempre. Più delle persone, più di ogni altra cosa loro ci sono.
Sono lì quando ti senti male, quando fai le cose in casa, sono sempre attaccati a te…Ti ricercano costantemente e tutto quello che vogliono è la tua compagnia. Sono un punto fisso.
Capita che Leo e Luna vengano con te a lavoro?
Si! Il loro problema è che abbaiano tantissimo! Se non fosse per questo piccolo difetuccio potrebbero stare sempre con noi al lavoro.
Ogni tanto, quando non facciamo registrazione, vengono qui con noi. Ormai sono le mascotte dell’azienda, vanno sempre in braccio a tutti…una sorta di pet therapy!
Un’ ultima domanda: cosa consiglieresti alle giovani donne che vogliono fare impresa?
Di aspettarsi un percorso non facile, non in quanto donne ma perché fare impresa è una cosa difficile. Consiglierei di avere un loro obiettivo e di restare aggiornate su quello che avviene intorno a loro perchè è molto importante. E di usare i social perché al giorno di oggi sono importante come strumento per farsi conoscere. E soprattutto di non abbattersi mai, capitano cose spiacevoli o momenti non belli, ma bisogna essere perseveranti. Devo dire però che noi donne siamo abbastanza toste sotto questo aspetto! Bisogna sapere comunque che fare imprenditoria vuol dire mettersi in una circostanza percui bisogna impegnarsi molto e attendersi delle grandi difficoltà!